LOW HEX BAR. QUANDO LA FORMA AMPLIA L’ORIZZONTE DELLA FUNZIONE.
Intuitivo. Innovativo. Inesplorato. Queste sono le prime tre definizioni che saltano alla mente quando si osserva per la prima volta il “9012/3 Low Hex Bar”, il nuovo progetto di Sidea in ambito degli Strumenti da Sovraccarico.
Una forma decisamente innovativa, che determina tuttavia un approccio intuitivo al suo utilizzo, aprendo un dominio inesplorato di possibilità di utilizzo, di movimenti, di stimoli allenanti.
Abbiamo già avuto modo di considerare nel mondo del Functional Training i tre cardini essenziali del Movimento: la Forza, la Mobilità, la Stabilità. Il nuovo Low Hex Bar 9012/3 pone in nuova, strettissima correlazione questi tre aspetti, grazie ad un approccio al Movimento che è libero nella multiplanarità nonostante un vincolo solido e solidale con l’atleta che viene posto al centro di una vera “gabbia della forza”.
Dunque, è ispirandoci alla Forza, al Movimento e alla Stabilità che abbiamo sperimentato una breve routine con il Low Hex Bar.
L’approccio iniziale è di una impugnatura che ispira forza e potenza, in presa neutra, elemento desueto nell’utilizzo dei bilancieri tradizionali. Una impugnatura ampia, dalla quale inizia il primo, intuitivo movimento: lo Stacco da terra.
La sensazione di stabilità che si prova gestendo il sovraccarico con una impugnatura come quella appena descritta è incredibile.
Le mani, serrate sulle impugnature nella loro posizione fisiologica, assieme alle braccia perfettamente perpendicolari rispetto al piano frontale del corpo e tenute in leggera abduzione dal 9012/3 stesso, trasferiscono al Low Hex Bar tutta la forza che le gambe offrono nella loro spinta, senza compromessi né vettori di forze dispersive.
Da qui, l’esplorazione di un movimento specifico di questo attrezzo: l’esecuzione di un Back Lunge con la torsione del busto nel verso ipsilaterale alla gamba di appoggio, eseguita nei due lati.
Torsione che oltre alla Mobilità implicata dal movimento stesso, sollecita in modo ulteriore la Stabilità dell’atleta e ne mette a dura prova la capacità di vincere le forze rotazionali inerziali che il Low Hex Bar genera durante il suo movimento.

La fase di ritorno in stazione eretta dell’atleta e successivamente a terra del Low Hex Bar, offre la possibilità di un appoggio stabile e favorevole per una immediata distensione in Plank.
Un push up eseguito con un appoggio vantaggioso dal punto di vista ponderale – dato il leggero piano inclinato che viene a crearsi – ma al contempo sfidante per la posizione nella quale le mani esprimono la forza generata dalla catena cinetica di spinta anteriore, crea un effetto di accoppiamento repentino tra “lower & upper body movements”.


La routine illustrata è soltanto una delle innumerevoli possibilità che con competenza e creatività il Trainer può e deve esplorare.
Perché, ricordiamolo una volta ancora, il Low Hex Bar è decisamente lo strumento che mancava nel dominio dei sovraccarichi funzionali.
Uno strumento unico e semplicemente Intuitivo, Innovativo ed Inesplorato.

Tecnico di 3° Livello “Master – Sport Specialist” della Federazione Italiana Pesistica con qualifica “Kettlebell Specialist”, è Responsabile Tecnico Nazionale F.I.PE. e Docente Federale per il “Functional Strength” ed è iscritto all’Unione Nazionale Chinesiologi Sportivi. Autore del Libro “Functional Strength – Metodo High Intensity Functional Training” edito da Calzetti & Mariucci per la Strength Academy F.I.PE.
E’ ideatore e fondatore della community “Crossout Functional Training”, realtà presente su tutto il territorio nazionale con oltre 150 Trainers professionalmente formati nei soli primi tre anni di diffusione.